Conservazione cellule staminali l’importanza degli certificazione a garanzia del processo
La conservazione delle cellule staminali contenute nel sangue e nel tessuto del cordone ombelicale è un tema da sempre dibattuto, soprattutto in Italia.
La scarsa informazione sicuramente non ne facilita la comprensione e lo Stato in questo senso non ci aiuta.
Perchè conservarle?
- Perchè oggi rappresentano una cura valida per diversi tumori del sangue fra cui la Leucemia, il Linfoma e i Mielomi oltre che per altre 70 patologie del sangue.
- Inoltre attraverso la ricerca si stanno scoprendo moltissime altre linee di utilizzo in ambito Ortopedico, Neurologico e Muscolare.
Ma come conservarle?
- Importantintissimo è affidarsi ad una Struttura Sanitaria Accreditata FACT-Netcord.
- Inoltre la rivista Blood, una delle più prestigiose al mondo e pubblicata dall’American Society of Hematology, ha introdotto sul tema della conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale la quantità di CD34+ (cellule staminali emopoietiche) quale elemento fondamentale per riconoscere la qualità assoluta alla procedura di crioconservazione.
In questo articolo i medici del Sloan-kettering Center di New York, hanno confrontato la qualità delle unità di sangue cordonale trapiantanto in pazienti adulti affetti da Leucemie acute ed altri tumori del sangue.
L’evidenza che è emersa è interessantissima e in linea con quanto ho sempre sostenuto, ovvero:
- il parametro che meglio correla una buona riuscita del trattamento, non sia il numero di TNC totali, ma il numero di CD34+ vitali presenti nella sacca dominante.
- un confronto fra le diverse biobanche ha evidenziato come le unità di sangue conservate nelle banche accreditate FACT-Netcord abbiano mediamente parametri migliori dopo lo scongelamento, in termini di recupero di CD34+, con una vitalità media molto alta del 92%.
Da questi studi emergono nuovi criteri per la selezione delle migliori unità di sangue cordonale:
- il numero di CD34+ vitali
- la conservazione presso una Biobanca accreditate FACTNetcord, standard mondiale di qualità e sicurezza.
Il numero delle TNC, che oggi invece viene utilizzato in tutte le Biobanche pubbliche Italiane, come parametro di selezione delle sacche, non è così indicativo del buon esito del trapianto.
Questi studi consolidano con elementi di certezza il mio pensiero.
Un invito è d’obbligo verso il Governo italiano a dedicarsi alla regolamentazione di un settore nel quale proprio la confusione sulle regole sulla qualità da soddisfare genera fatti gravi e integralismi a protezione di inefficienze.
Oggi la realtà è che solo 3 biobanche pubbliche su 19 hanno la certificazione FACT Netcord e spesso proprio da una condizione del genere piovono giudizi grossolani e superficiali sull’attività delle biobanche private.
Ed il parametro che viene utilizzato non è assolutamente in linea con quanto dimostrato dall’articolo pubblicato su Blood, questo ci fa pensare che molte sacche vengono scartate senza motivo!
* Fonte http://www.bloodjournal.org/content/124/19/2905?sso-checked=true
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