Bimbo di 3 anni affetto da anemia aplastica curato con successo attraverso il suo sangue da cordone ombelicale conservato alla nascita
Trattamento di successo in un bambino di 3 anni, con anemia aplastica associata ad epatite (HAAA) attraverso una terapia immunosoppressiva in combinazione con un trapianto autologo del proprio sangue da cordone ombelicale conservato alla nascita:
Nel maggio del 2013 un bambino di 3 anni si è presentato al reparto di gastroenterologia con nausea, vomito, ittero e urine scure.
Nella storia clinica del bimbo non vi era alcun precedente stato febbrile, perdita peso, precedente trasfusione di sangue, esposizione a farmaci o tossine.
La funzione epatica era gravemente danneggiata.
Al bambino è stato diagnosticata un’ ittero acuto associata ad epatite.
La malattia è progredita rapidamente e sfociata in coma epatico entro pochi giorni.
Poi il bambino ha ricevuto un trattamento con un sistema di supporto del fegato artificiale (ALSS).
La sua funzionalità epatica gradualmente è ritornata alla normalità ed il bambino è tornato a stare bene ma dopo circa due settimane il bambino ha cominciato a soffrire di emorragie spontanee ed è stato ricoverato nuovamente.
I risultati di laboratorio hanno evidenziato una conta cellulare anormale con leucopenia e trombocitopenia.
Dopo numerose analisi ed indagini mediche, al bambino è stata diagnosticata una anemia aplastica associata ad epatite.
Nel settembre 2013 i medici hanno deciso di eseguire un trapianto di cellule staminali ematopoietiche associato a terapia immunosoppressiva.
In tal caso hanno utilizzato il sangue del cordone ombelicale del bambino, conservato al momento della nascita (trapianto autologo).
La sua unità di sangue cordonale presentava al momento della conservazione un numero di TNC pari a 5,88 × 108 .
Al momento del trapianto, il numero TNC era 3.16 × 107/kg e il numero di cellule staminali CD34+ era 2,23 × 106/kg.
Nelle due settimane successive al trapianto autologo delle sue cellule staminali contenute nel sangue cordonale, la conta cellulare si è normalizzata e l’aspirato del midollo ha mostrato una proliferazione attiva di cellule staminali ematopietiche
Attraverso l’utilizzo del proprio sangue cordonale, il bambino ha ottenuto un rapido attecchimento di cellule staminali ematopoietiche, non si sono verificate complicazioni né GVHD (rigetto).
Pertanto è assolutamente necessario proteggere il cordone ombelicale del proprio Bimbo al momento della nascita ed impedire che venga buttato.
Data la sua praticità e la mancanza di GVHD (rigetto), il sangue cordonale attraverso il trattamento autologo è considerata un’ottima scelta per i giovani pazienti. Altrimenti, il paziente può dover attendere a lungo per trovare un donatore allogenico o il trattamento può essere ritardato a causa di infezione grave e altre complicazioni inaspettate. La prognosi può essere totalmente diversa per il paziente.
* fonte: Transfusion and Apheresis Science – Hematopoietic Stem Cell Transplantation Center, Institute of Hematology and Blood Diseases Hospital, Peking Union Medical College and Chinese Academy of Medical Sciences, Tianjin 300020
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