"C'è più semplicità e vita in una cellula staminale di quanta non immaginiamo"

44 bambini migliorati grazie alla infusione di sangue cordonale

13-08-2020


Questo post é stato scritto da Luana Piroli

C’è chi le chiama “Patrimonio Biologico” chi “Diamanti preziosi” chi “Fedeli amche”. Le protagoniste sono sempre loro: le cellule staminali da cordone ombelicale!

Uno studio condotto su 44 bambini nati con vari disturbi genetici non cancerosi ai quali sono state infuso il sangue del cordone ombelicale raccolto alla nascita ha dimostrato, dopo un anno dalla somministrazione, risultati stupefacenti. 

Nessuno studio precedente condotto per trattare diverse tipologie di disordini metabolici, immunitari o ematici ha mostrato livelli così elevati di sicurezza, efficacia o ampia applicabilità.

dr-szabolcs-with-patientI riceratori dell’UPMC Children’s Hospital di Pittsburgh hanno dimostrato che l’infusione di sangue del cordone ombelicale – una fonte prontamente disponibile e affidabile di cellule staminali – che è un trattamento sicuro e efficace in 44 bambini nati con vari disturbi genetici non cancerosi, tra cui anemia falciforme, talassemia, sindrome di Hunter, malattia di Krabbe, leucodistrofia metacromatica (MLD) e una serie di deficienze immunitarie.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche può curare o migliorare la patologia di un ampio spettro di disturbi maligni (leucemielinfomimielomi) e non maligni (NMD), tra cui malattie da immunodeficienza primaria, emoglobinopatie, sindromi da insufficienza midollare ed errori congeniti del metabolismo (IEM) [1-4], sostituendo i globuli rossi o i leucociti difettosi o rilasciando enzimi precedentemente deficitari.

L’idea, dice il Professor Paul Szabolcs, direttore della divisione ossea trapianto di midollo e terapie cellulari presso l’ospedale pediatrico UPMC, è stata quella di creare un trattamento universale per tutte queste malattie rare e farlo con un rischio minimo per i pazienti, piuttosto che inseguire terapie individuali, caratterizzate semplicemente dalla sostituzione di un chemioterapico con un altro, senza una vera evoluzione terapeutica.

Per questo studio, i partecipanti hanno ricevuto infusioni endovenose di sangue cordonale, che è stato raccolto, analizzato e crioconservato dalla nascita fino al momento del bisogno.

Affinché l’attecchimento delle cellule staminali provenienti dal sangue del cordone ombelicale potesse avvenire in misura graduale e soprattutto per scongiurare fenomeni di rigetto, i partecipanti allo studio hanno ricevuto inizialmente una bassa dose di chemioterapia e farmaci immunosoppressori in una sequenza prestabilita e controllata. Una volta che le cellule si sono integrate nei corpi dei pazienti, la somministrazione di questi farmaci è stata via via ridotta.

Successivamente, per ristabilire il sistema immunitario, i ricercatori hanno riservato una piccola frazione del sangue cordonale e lo hanno infuso per via endovenosa ai partecipanti poche settimane dopo il trapianto iniziale.

Ai bambini partecipanti, prima dell’inizio dello studio, erano stati diagnosticati disturbi metabolici caratterizzati da una funzione enzimatica impropria con conseguente accumulo di tossine dannose nel corpo e sintomi progressivi di ritardi nello sviluppo neurologico. Entro un anno dal trapianto di cellule staminali del sangue cordonale, tutti i bambini hanno mostrato livelli enzimatici via via nella norma e un arresto del declino neurologico. Alcuni addirittura hanno iniziato ad acquisire nuove competenze!

I disturbi metabolici più comuni, trattati in questo studio, sono stati le leucodistrofie, che in genere risultano essere fatali entro pochi mesi/anni dall’esordio dei sintomi. Con il protocollo utilizzato in questo studio, oltre il 90% dei pazienti con leucodistrofia sintomatica era ancora in vita ed in salute tre anni dopo il trattamento con le cellule staminali del cordone ombelicale [5].

Nessuno studio precedente condotto per trattare diverse tipologie di disordini metabolici, immunitari o ematici hanno mostrato livelli così elevati di sicurezza, efficacia o ampia applicabilità.

Questo è il più grande risultato ottenuto fino ad oggi!

Conclude il Professor Szabolcs “Abbiamo progettato una terapia che si è dimostrata efficace per almeno 20 malattie e crediamo che possa essere efficace per molte, molte di più. “ 

Questo studio, insieme a molti altri che si stanno susseguendo nella comunità scientifica e medica dimostra, ancora una volta, come le cellule staminali siano un patrimonio inestimabile per curare tantissime malattie e conservare il cordone del proprio bimbo, ricco di questi “diamanti preziosi”, può dare sicuramente una speranza in più!

  1. Escolar ML, Poe MD, Provenzale JM, et al. Transplantation of umbilical-cord blood in babies with infantile Krabbe’s disease. N Engl J Med. 2005;352(20):2069-2081.
  2.   Beam D, Poe MD, Provenzale JM, et al. Outcomes of unrelated umbilical cord blood transplantation for X-linked adrenoleukodystrophy. Biol Blood Marrow Transplant. 2007;13(6):665-674.
  3. .Boelens JJ, Rocha V, Aldenhoven M, et al. Risk factor analysis of outcomes after unrelated cord blood transplantation in patients with Hurler syndrome. Biol Blood Marrow Transplant. 2009;15(5):618-625.
  4. Szabolcs P, Cavazzana-Calvo M, Fischer A, Veys P. Bone marrow transplantation for primary immunodeficiency diseases. Pediatr Clin North Am. 2010;57(1):207-237
  5. Mark T. Vander Lugt, Xiaohua Chen, Maria L. Escolar, Beth A. Carella, Jessie L. Barnum, Randy M. Windreich, Memphis J. Hill, Michelle Poe, Rebecca A. Marsh, Heather Stanczak, Elizabeth O. Stenger, Paul Szabolcs. Reduced-intensity single-unit unrelated cord blood transplant with optional immune boost for nonmalignant disorders. Blood Adv (2020) 4 (13): 3041–3052.

 

Malattie non neoplastiche trattate:   

  •   Malattia di Krabbe
  •   Leucodistrofia metacromatica
  •   Anemia falciforme
  •   Malattia di Gaucher
  •   Sindrome di Hunter (MPS tipo II)
  •   Deficit di MHC di classe II
  •   osteopetrosi
  •   XLP2
  •   β-talassemia
  •   Sindrome di Chédiak-Higashi
  •   Immunodeficienza combinata con atresie intestinali multiple
  •   Anemia di Diamond-Blackfan
  •   Carenza di GM3 sintasi
  •   Linfoistiocitosi emofagocitica
  •   Sindrome di Hurler (MPS tipo IH)
  •   Grave neutropenia congenita
  •   malattia di Tay-Sachs
  •   Adrenoleucodistrofia legata all’X
  •         CMV, sieropositivo

 

AUTISMO E CELLULE STAMINALI DA CORDONE OMBELICALE

01-08-2020


Questo post é stato scritto da Luana Piroli

img-autismoUn’importante studio che ha coinvolto 25 bambini di età compresa fra 2 e 6 anni trattati con infusione delle proprie cellule staminali da cordone ombelicale conservate al momento della nascita dai genitori presso Biobanche private ha dimostrato come una singola infusione di sangue del cordone ombelicale autologo (proprie cellule staminali) determini miglioramenti significativi nel comportamento sociale e nelle capacità comunicative nei bambini affetti da autismo, sottolineando la sicurezza e l’efficacia di questo tipo di trapianto.

Il disturbo dello spettro autistico (ASD) o autismo è un disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato da (i) difficoltà nella comunicazione sociale, (ii) presenza di comportamenti ripetitivi e stereotipati, (iii) limitazioni negli interessi e nelle attività, con esordio sin dai primi anni di vita [1]. I pazienti con ASD mostrano gruppi molto diversi di disturbi con un’ampia variazione di sintomi dovuta in parte alla sua origine multifattoriale che rende questa patologia un’entità clinica neurogenetica con implicazioni gastrointestinali, immunologiche e metaboliche che iniziano nel grembo materno [2].

Recenti dati hanno messo in evidenza il drammatico aumento del numero di bambini affetti da autismo (crescita del 57% rispetto al 2002) [3], purtroppo però l’esatta eziologia rimane ancora poco chiara. Studi scientifici hanno rivelato che l’autismo può derivare da una complessa combinazione di fattori genetici e ambientali [4] ed è associato a numerosi eventi biochimici, inclusa l’ipoperfusione cerebrale; la disregolazione immunitaria; la ridotta capacità di metilazione; la limitata produzione di glutatione; la disfunzionalità mitocondriale; la disbiosi intestinale e lo stress ossidativo [5]. Inoltre, la fisiopatologia scatenante e i successivi meccanismi di patogenesi non sono stati ancora chiariti. Di conseguenza, identificare trattamenti efficaci per l’autismo è particolarmente difficile.

Il trattamento dell’ASD è variabile e multimodale. È composto da terapie convenzionali, come l’allenamento delle abilità sociali, logopedia, terapia occupazionale nonchè somministrazione di farmaci psicotropi, stimolazione magnetica transcranica e trattamenti alternativi come musicoterapia e terapia comportamentale cognitiva e sociale. Di recente, la terapia con cellule staminali ha mostrato grandi potenzialità nel trattamento dell’autismo grazie alla loro capacità unica di influenzare positivamente il sistema immunitario e il metabolismo, nonché quella di ripristinare cellule e tessuti danneggiati!

In particolare un importante studio di fase I, condotto nel 2017 dai gruppi di ricerca guidati dai Dottori Joanne Kurtzberg e Geraldine Dawson presso il Marcus Center for Cellular Cure e del Duke Center for Autism and Brain Development ha evidenziato come una singola infusione di sangue del cordone ombelicale autologo determini miglioramenti significativi nel comportamento sociale e nelle capacità comunicative nei bambini affetti da autismo, sottolineando la sicurezza e l’efficacia di questo tipo di trapianto [6] 

Lo studio ha coinvolto venticinque bambinidi età compresa tra 2 e 6 anni, con una diagnosi confermata di ASD che avevano precedentemente conservato un’unità del proprio sangue del cordone ombelicale. Ogni bambino ha ricevuto un’infusione delle proprie cellule staminali autologhe ed è stato monitorato per 6- 12 mesi dopo il trapianto.

I dati preliminari hanno dimostrato che le infusioni di sangue del cordone ombelicale erano sicure e che circa il 70% dei bambini riscontrava un miglioramento di uno o più sintomi fondamentali dell’autismo. Sono stati inoltre osservati progressi nella comunicazione (scala di comunicazione VABS-3) e nell’attenzione (eye-tracking), un aumento della potenza EEG alfa e beta e miglioramenti nelle scansioni cerebrali EEG e MRI. Inoltre è stato osservato un incremento nell’attenzione del bambino verso le informazioni sociali, nella capacità di osservare e discriminare i volti, che rappresenta un problema comune nei bambini con ASD. È importante e doveroso sottolineare che i bambini con QI non verbale (NVIQ)> 70 hanno mostrato sviluppi più robusti rispetto ai bambini con QI inferiore.

Ulteriori evidenze scientifiche hanno documentato che il trattamento con cellule staminali migliora il flusso di sangue e l’apporto di ossigeno al cervello stimolando la formazione di nuovi vasi sanguigni [7]. Le cellule staminali iniettate stimolano anche la rigenerazione dei tessuti danneggiati, che nel caso dell’autismo provoca il ripristino della sostanza bianca e di conseguenza il miglioramento delle capacità intellettuali [8].

Nell’insieme, questi studi rappresentano un importante punto di partenza per l’uso delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale autologo nel trattamento dei bambini con ASD conclamata. Questi risultati potrebbero potenzialmente cambiare la vita sia dei bambini che delle loro famiglie… come quella della mamma Renee che dopo aver sottoposto il suo piccolo Gage di 5 anni, a cui era stato diagnosticato qualche anno prima l’ASD con assenti capacità verbali, al trattamento con cellule staminali autologhe del tessuto cordonale, per la prima volta ha sentito pronunciare quelle parole che hanno riacceso in lei (e in noi tutti) la speranza: “Ti amo così tanto mamma” [9]. 

 

  1. Toro R, Konyukh M, Delorme R, Leblond C, Chaste P, Fauchereau F, Coleman M, Leboyer M, Gillberg C, Bourgeron T. Key role for gene dosage and synaptic homeostasis in autism spectrum disorders. Trends Genet. 2010;26(8):363–372. doi: 10.1016/j.tig.2010.05.007
  2. Dario Siniscalco, Suresh Kannan, Neomar Semprún-Hernández, Adrien A Eshraghi, Anna Lisa Brigida, and Nicola Antonucci. Stem cell therapy in autism: recent insights. Stem Cells Cloning. 2018; 11: 55–67. doi: 10.2147/SCCAA.S155410
  3. Mitka M. Rising autism rates still pose a mystery. JAMA. 2010;303(7):602. doi: 10.1001/jama.2010.113
  4. Persico AM, Bourgeron T. Searching for ways out of the autism maze: genetic, epigenetic and environmental clues. Trends Neurosci. 2006;29(7):349–358. doi: 10.1016/j.tins.2006.05.010.
  5. Bradstreet JJ, Smith S, Baral M, Rossignol DA. Biomarker-guided interventions of clinically relevant conditions associated with autism spectrum disorders and attention deficit hyperactivity disorder. Altern Med Rev. 2010;15(1):15–3
  6. Geraldine Dawson,  Jessica M. Sun,corresponding author  Katherine S. Davlantis,  Michael Murias,  Lauren Franz,  Jesse Troy, Ryan Simmons,  Maura Sabatos‐DeVito, Rebecca Durham,  and Joanne Kurtzberg. Autologous Cord Blood Infusions Are Safe and Feasible in Young Children with Autism Spectrum Disorder: Results of a Single‐Center Phase I Open‐Label Trial. Stem Cells Transl Med. 2017 May; 6(5): 1332–1339. doi: 10.1002/sctm.16-0474
  7. Jianying Chen,  Zhenjun Liu, Mian Ming Hong, Hongzhe Zhang,  Can Chen,  Mengyuan Xiao, Junxian Wang,  Feng Yao,  Mingchuan Ba,  Jinghu Liu, Zi-Kuan Guo,  and Jixin Zhong, Proangiogenic Compositions of Microvesicles Derived from Human Umbilical Cord Mesenchymal Stem Cells. PLoS One. 2014; 9(12): e115316. doi: 10.1371/journal.pone.0115316
  8. Kimberly L H Carpenter, Samantha Major, Catherine Tallman , Lyon W Chen , Lauren Franz , Jessica Sun , Joanne Kurtzberg , Allen Song , Geraldine Dawson. Epub 2019 Jan 8.White Matter Tract Changes Associated with Clinical Improvement in an Open-Label Trial Assessing Autologous Umbilical Cord Blood for Treatment of Young Children with Autism. Stem Cells Transl Med. 2019 Feb; 8(2): 138–147.  doi: 10.1002/sctm.18-0251
  9. https://parentsguidecordblood.org/en/news/how-cord-tissue-changed-my-sons-life

 

5 buoni motivi per conservare il cordone ombelicale

06-12-2019


Questo post é stato scritto da Luana Piroli

Newborn cute infant baby with umbilical cordLa donazione privata delle cellule staminali da cordone ombelicale alla nascita è protagonista da oltre 30 anni, nel mondo 5 Milioni di famiglie  hanno deciso di conservare privatamente il loro patrimonio biologico così da poterne disporre immediatamente in caso di bisogno. Solo 800 Mila famiglie hanno deciso di donarlo.

Il Mistero della Salute, in un documento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale,  riporta le “Indicazioni cliniche per le quali è consolidato l’uso per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, con comprovata documentazione di efficacia, per le quali è opportuna la raccolta dedicata di sangue cordonale“, sono oltre 70 le patologie e l’utilizzo delle cellule staminali ne facilita la guarigione e quindi la remissione della patologia stessa.

Cosa spinge le famiglie a mantenere a proteggere e quindi conservare il patrimonio biologico contenute nel sangue cordonale del proprio figlio?

In uno studio pubblicato su Pediatrics alcuni esponenti scientifici riportano dati che invitano alla conservazione del cordone alla nascita in quanto fonte di staminali che sempre più sta esprimendo efficacia clinica sia a livello pediatrico che adulto.

Questi studiosi affermano che le cellule staminali possiedono il potenziale per ricostruire e rigenerare qualsiasi tipo di cellula del sangue e favorire la guarigione a bambini affetti da neoplasie e altre patologie maligne legate al sistema ematopoietico.

Inoltre il crescente utilizzo  delle cellule staminali contenute nel sangue cordonale nelle malattie genetiche e l’aumento di pazienti affetti da linfoma di Hodgkin e Non Hodgkin ( La Leukemia Research Foundation, solo negli USA, dichiara che ci sono circa 761.659 di pazienti affetti da queste patologie)  sta guidando la scelta delle famiglie verso la donazione privata del sangue cordonale.

A questo si aggiungono gli elementi innovativi : le CAR – NK che aprono nuove frontiere antitumorali e  il Sangue Cordonale rappresenta una fonte ottimale e sempre disponibile. Studi in letteratura suggeriscono che le proprietà biologiche uniche delle cellule del sangue del cordone ombelicale (UCB) sono in grado di scatenare una maggiore attività antitumorale, perciò l’unità di sangue cordonale è una fonte ottimale e sempre disponibile per l’immunoterapia contro il cancro.

I 5 buoni motivi per conservare il cordone ombelicale sono:

1) immediata disponibilità in caso di necessità

2) utilizzo autologo-dedicato-famigliare (per i consaguinei di 1 grado)

3) disponibilità di NK utili alla famiglia

4) disponibilità del DNA primitivo del bimbo e quindi utile a fini diagnostici

5) medicina personalizzata

Cosa costa mantenre le proprie cellule staminali?

Il costo della conservazione per 30 anni varia dai 2000 ai 3500 €, se considerate una media di € 100 anno per un servizio equiparato ad una assicurazione sulla vita tangibile.

Fonti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6091883/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4489204/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6180365/