La sfida delle cellule staminali: da una storia di successi a nuovi traguardi
Un traguardo importante quello del prossimo 13 Maggio, che mi emoziona moltissimo, in cui i ricercatori ci racconteranno il viaggio compiuto in questi due anni assieme alle cellule staminali ed i traguardi raggiunti.
L‘espressione di 2 anni di lavoro, dove i nostri ricercatori hanno compiuto un viaggio senza mappa, con l’obiettivo di scoprire la “meravigliosa Petra”
Non so se siete mai stai a Petra ma, quando dopo aver attraverso altissime pareti rosse, ti si apre piano piano l’immagine della facciata del palazzo “El Khasneh” lo stupore e la scoperta è davvero tanta!
Ebbene sì, la ricerca è questo: un viaggio avventuroso che ti consente in ogni istante di ammirare nuove scoperte
La ricerca è imprevedibile, è stupore, è pazienza, è mettersi in gioco continuamente.
Abbiamo lavorato in questi due anni e continuiamo a lavorare: leggi tutto >
Cellule staminali: Europa finanzia 35 Milioni per un nuovo progetto
Le cellule staminali iniziano il 2015 con un riconoscimento importante da parte della Unione Europea: 35 Milioni di Euro finanziati per il progetto Ebisc.
Ma di cosa si tratta?
Di una Banca europea dedicata alle cellule staminali pluripotenti indotte o meglio definite IPSc.
Cosa sono le cellule staminali pluripotenti indotte?
Sono cellule staminali ‘artificiali’ derivate da una cellula adulta che mantengono inalterate le stesse capacità delle cellule pluriponti.
Le IPSc sono state generate la prima volta nel 2006 dal gruppo di ricercatori della Università di Kyoto coordinato dal Prof. Yamanaka.
Studio che ha regalato al Prof. Yamanaka un Premio Nobel.
La scoperta delle IPSc ha determinato un enorme passo in avanti nella ricerca e nella terapia senza dover ricorrere a cellule staminali embrionali.
Quindi cosa accadrà? leggi tutto >
ICTUS: staminali migrano verso regioni danneggiate del cervello
Le cellule staminali riescono a stupirci ancora!
Lo dimostra uno studio compiuto da un gruppo di ricercatori svedesi della università di Lund*.
Gli scienziati hanno scoperto come le cellule staminali intervengono dopo un ictus, ovvero:
Il pericita (cellula staminale connettivale che circonda le cellule endoteliali dei capillari e le venule con funzione contrattile) una settimana dopo l’ictus fuoriesce dai vasi e migra verso l’area danneggiata “rigenerandola”.
Ma leggete cosa accade?
Durante la migrazione la cellula pericita si trasforma in microglia e, raggiunta l’area danneggiata, la “pulisce” e “rigenera” (la microglia è una cellula delle cellule principali a livello cerebrale che si occupa della principale difesa immunitaria del sistema nervoso centrale).
Queste cellule staminali sono davvero “meravigliose”, cosa faremmo senza di loro.
Questo studio apre una nuove strada su cui lavorare!
Lo dimostra anche Raffaella Fazzina che, al convegno Stem Cell Research, ha parlato di un lavoro che stiamo compiendo con le cellule staminali “bambine” ottenute dal sangue del cordone ombelicale.
E avanti tutta!
*Fonte: rivista “Acta Neuropatologica