"C'è più semplicità e vita in una cellula staminale di quanta non immaginiamo"

Conservare le cellule staminali del sangue del cordone ombelicale: perchè?

08-11-2013


Questo post é stato scritto da Luana Piroli

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conservare da inscientiafides le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale del tuo bimbo è una garanzia- Affidabile e sicura per una conservazione a lungo termine in cui metti in sicurezza una riserva di salute inestimabile. www.inscientiafides.com

Ho trascorso un week end ricco di Family Day, durante i quali  mi sono confrontata con 32 coppie di futuri genitori. Il loro stupore nel conoscere il mondo delle cellule staminali mi colpisce ogni volta!

E’ il segno che ancora poche persone conoscono la magia di questo ‘esercito della salute’, laborioso e fedele, che ci accompagna per tutta la vita.

Ho ricevuto tante domande: alcune dettate dalla conoscenza limitata o proprio inesistente sul patrimonio prezioso che è custodito dall’organismo umano e dal cordone ombelicale al momento del parto; in parte dettate dalla volontà di conoscere a fondo la struttura sanitaria presso la quale mettere in sicurezza le cellule staminali del proprio bimbo.

Proprio per condividere con voi alcuni argomenti che emergono dai Family Day, provo a riproporne alcune, con sintetiche risposte che ovviamente sono disponibile ad approfondire con chiunque ne senta la necessità.

PERCHE’ LE DOVREI CONSERVARE?

Conservandole, metti in sicurezza una riserva di salute inestimabile, oggi salvavita per oltre 70 patologie legate al sangue come ad es. Leucemia, Linfomi e Mielomi. E’ un’occasione unica ed irripetibile!

ESISTONO EVIDENZE SCIENTIFICHE DI UTILIZZO?

Certo che esistono, basti pensare che ad oggi sono oltre un milione i trapianti effettuati utilizzando le cellule staminali ematopoietiche (contenute nel midollo osseo e sangue del cordone ombelicale). Un recente dato, molto significativo, dice che il 53% di questi trapianti avviene con cellule staminali proprie. Il mondo scientifico produce risultati quotidiani meravigliosi che rappresentano quanto siano importanti queste cellule. La Fondazione InScientiaFides  che presiedo, nel sostenere progetti di ricerca, alimenta il progresso scientifico.. leggi tutto >

STAMINA FOUNDATION:
un caso che fa riflettere!

10-10-2013


Questo post é stato scritto da Luana Piroli

cellule staminali-cordone ombelicale-luana piroli- inscientiafidesHo seguito con molta attenzione la vicenda riguardante il Metodo Stamina Foundation, con le implicazioni scientifiche, giudiziarie, umane e mediatiche che ha innescato. Una vicenda drammatica a parer mio, ma anche da queste è necessario trarre spunti per migliorare e crescere.

Molti mi chiedono cosa ne penso al riguardo:

METODO STAMINA FUORI DALLE REGOLE

Ho letto il report molto preciso pubblicato da L’Espresso e riguardante l’esito delle verifiche sul protocollo del Metodo Stamina. Pare che ogni attività sia stata svolta proprio al di fuori di ogni logica, procedura o regolamentazione. Ho letto che le posizioni dove erano allocati i campioni non erano numerate, che i campioni non erano stati analizzati dal punto di vista virale e batteriologico, che non vi erano indicazioni in merito al protocollo di infusione. Dati pubblicati e pare appresi dalla relazione fatta dalla commissione scientifica che si occupa del caso.

IN SANITA’ NON SI PUO’ ESSERE SUPERFICIALI

L’ambito nel quale operiamo non è un campo aperto dove esercitare la propria creatività e poi pensare di applicare il risultato alla patologia di una persona. Non funziona così!

– regole

– standard internazionali

– linee di condotta

– protocolli di ricerca

devono condurre a risultati efficaci, verificati dagli organi regolatori. Quindi autorizzati.

Non si può agire al di fuori di questo solco, sarebbe un ‘far west’ e, ripeto, trattandosi di salute delle persone è necessario procedere sempre con giusta cautela. Quella che non mi pare caratterizzi il Metodo Stamina.

E ALLORA PERCHE’ ACCADE CIO’?

In Italia scambiamo ‘giusta cautela’ con ‘tempi biblici’, ne consegue che il fuoco propositivo che anima i ricercatori tende ad uscire da quel solco indicato per accelerare i tempi.

Con ciò non difendo i ricercatori all’origine del Metodo Stamina, aborro quanto accaduto. Però, dobbiamo riflettere e capire perché la ricerca in Italia va spegnendosi.

Metto in fila per titoli qualche causa che vedo:

– tempi burocratici lunghissimi

– scarsa comunicazione fra, e con gli organi competenti

– lobby politico-sanitarie che protegge la sua inefficienza e ostacola un corretto rapporto con le strutture private

– oggettiva mancanza di fondi nel pubblico e alla ricerca destinate nemmeno le briciole.

La conseguenza di tutto questo?

Accade che quando uno sta male va ovunque e si affida a chiunque per ricercare un sollievo. E gli italiani vanno all’estero!

‎E’ la conseguenza ovvia: volete sapere come si posiziona l’Italia in termini di investimento sulla ricerca rispetti agli altri stati?

Come si vede in questa scheda, dopo Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

>Scheda investimenti sulla ricerca

PERCHE’ E’ FONDAMENTALE ALIMENTARE LA RICERCA?

Chi crede nei giovani e nel futuro, investe in ricerca.

– serve a migliorare il Paese

– a valorizzare talenti

– a far tornare i ricercatori che se ne sono andati all’estero e ad attrarne altri di eccellenti

– serve a far rifiorire le nostre Università che oggi risultano solo un costo

– serve a creare nuovi posti di lavoro

– serve per offrire un prezioso contributo alla scienza

Investire in ricerca ha un costo, comporta lavoro molto lavoro, non a caso Paesi come la Cina e il Giappone, o la Germania, investono molto in ricerca ed i frutti sono sotto gli occhi di tutti.

Certo, non può essere un discorso solo di natura economica. Prima vengono le regole, cosa diversa dalla burocrazia soffocante che abbiamo che ostacola il progredire del nostro Paese. Ma, bisogna correre alla velocità dei Paesi più avanzati.

Cosa va cambiato?

– attivare alleanze fra Pubblico e Privato

– abbattere il sistema di ‘baronaggio’ che ingessa tutto, perché nulla cambi.

– dare voce ai giovani

In poche parole, dobbiamo ridare valore al nostro Paese.